[Italien]Relecture de ma rédaction
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Message de craw posté le 13-05-2010 à 23:11:57 (S | E | F)
Bonjour,
J'ai rédigé une rédaction en italien et je voudrais savoir s'il reste encore des fautes.
Texte italien
Secondo me, non bisogna ubbidire sempre agli ordini.
Certo bisogna essere in armonia con le regole e la legge. Ciononostante,
quando l'ordine diventa una costrizione inutile o che si mette contro alla
nostra coscienza allora non bisogna ubbidire o almeno cercare di trovare
un giusto mezzo.
Quando l'ordine non è rivolto con cortesia penso dunque che sia
preferibile di non ubbidire.
Invece, se l'ordine che ci è rivolto è giustificato allora si può ubbidire.
Per esempio, Paola, nel testo Gli amori difficili di Paola, non ubbidisce
perché ritiene che l'ordine che le è rivolto sia contrario alla sua coscienza,
vuole assolutamente andare a passeggiare con il giovane.
In questo caso, ubbidire è difficile ma eppure indispensabile per noi.
Infatti, in modo generale, la persona che dà un ordine farlo per il nostro
bene.
Per concludere, se riteniamo che l'ordine sia giustificato e che ci sia
benefico allora bisogna ubbidire se no non bisogna ubbidire.
Texte français (ce qu'il est censé dire)
Selon moi, il ne faut pas toujours obéir aux ordres.
Bien entendu il faut être en harmonie avec les règles et la loi. Cependant quand l'ordre devient une contrainte inutile ou quand il va à l'encontre de notre conscience alors il ne faut pas obéir ou (du moins/au moins) essayer de trouver un juste milieu.
Quand l'ordre n'est pas adressé avec politesse je pense donc qu'il est préférable de ne pas obéir.
En revanche, si l'ordre qui nous est adressé est justifié alors on peut obéir. Par exemple, Paola, dans le texte Gli amori difficili di Paola, n'obéit pas car elle juge que l'ordre qui lui est adressé est contraire à sa conscience, elle veut absolument sortir avec son copain.
Dans ce cas, obéir est difficile mais pourtant indispensable pour nous.
En effet, généralement, la personne qui donne un ordre le fait pour notre bien.
En conclusion, si nous jugeons que l'ordre est justifié et qu'il nous est bénéfique alors il faut obéir sinon il ne faut pas obéir.
Merci de votre réponse,
Craw
Réponse: [Italien]Relecture de ma rédaction de marjna, postée le 14-05-2010 à 20:58:37 (S | E)
Bonsoir à tous,
craw, c’est un bon travail et il reste peu de fautes ; je vous ai mis entre parenthèses les formes erronées. Essayez, si vous le voulez, de les corriger.
Au revoir !
Buonasera a tutti,
Craw, Lei ha fatto un buon lavoro e rimangono pochi errori ; le ho messo tra parentesi gli sbagli. Provi, se vuole, a correggerli.
Ciao !
Secondo me, non bisogna ubbidire sempre agli ordini. Certo bisogna essere in armonia con le regole e la legge. Ciononostante, quando l'ordine diventa una costrizione inutile o (che) si mette contro (alla) nostra coscienza, allora non bisogna ubbidire( o )almeno cercare di trovare un giusto mezzo. Quando l'ordine non è rivolto con cortesia penso dunque che sia preferibile (di) non ubbidire. Invece, se l'ordine che ci (è) rivolto è giustificato allora si può ubbidire. Per esempio, Paola, nel testo Gli amori difficili di Paola, non ubbidisce perché ritiene che l'ordine che le(è)rivolto sia contrario alla sua coscienza, vuole assolutamente andare a passeggiare con il giovane.In questo caso, ubbidire è difficile ma (eppure) indispensabile per noi. Infatti, in modo generale, la persona che dà un ordine (farlo) per il nostro bene. Per concludere, se riteniamo che l'ordine sia giustificato e che ci sia benefico allora bisogna ubbidire se no non bisogna ubbidire.
Réponse: [Italien]Relecture de ma rédaction de craw, postée le 15-05-2010 à 00:17:20 (S | E)
Bonsoir,
Merci de votre réponse.
J'ai essayé de corriger certaines fautes, ces corrections sont indiquées en vert et les - représentent un ensemble vide.
Les formes que je n'ai pas pu corriger sont en rouge. Mais après je ne sais pas si ce sont de véritables fautes grammaticales ou des mauvaises tournures.
Secondo me, non bisogna ubbidire sempre agli ordini. Certo bisogna essere in armonia con le regole e la legge. Ciononostante, quando l'ordine diventa una costrizione inutile o (-) si mette contro (a) nostra coscienza, allora non bisogna ubbidire( o )almeno cercare di trovare un giusto mezzo. Quando l'ordine non è rivolto con cortesia penso dunque che sia preferibile (-) non ubbidire. Invece, se l'ordine che ci (sia) rivolto è giustificato allora si può ubbidire. Per esempio, Paola, nel testo Gli amori difficili di Paola, non ubbidisce perché ritiene che l'ordine che le(sia)rivolto sia contrario alla sua coscienza, vuole assolutamente andare a passeggiare con il giovane.In questo caso, ubbidire è difficile ma (eppure) indispensabile per noi. Infatti, in modo generale, la persona che dà un ordine (farlo) per il nostro bene. Per concludere, se riteniamo che l'ordine sia giustificato e che ci sia benefico allora bisogna ubbidire se no non bisogna ubbidire.
Réponse: [Italien]Relecture de ma rédaction de marjna, postée le 15-05-2010 à 16:20:26 (S | E)
Buonasera Craw,
ti invio le correzioni del tuo testo in verde. Alcune correzioni sarebbero state troppo difficili da fare. Comunque il tuo è stato un buon lavoro.
Bonsoir Craw,
je t’envoie les corrections de ton texte en vert. Certaines auraient été trop difficiles à faire. De toute façon, c’était un bon travail.
Secondo me, non bisogna ubbidire sempre agli ordini. Certo bisogna essere in armonia con le regole e la legge. Ciononostante, quando l'ordine diventa una costrizione inutile o (che) si mette contro (alla) LA nostra coscienza[,] allora non bisogna ubbidire (o) MA almeno cercare di trovare un giusto mezzo. Quando l'ordine non è rivolto con cortesia penso dunque che sia preferibile (di) non ubbidire.Invece, se l'ordine che ci è rivolto è giustificato allora si può ubbidire.Per esempio, Paola, nel testo Gli amori difficili di Paola, non ubbidisce perché ritiene che l'ordine che( le è) LE VIENE rivolto sia contrario alla sua coscienza, vuole assolutamente andare a passeggiare con il giovane.In questo caso, ubbidire è difficile ma (eppure) PURTROPPO indispensabile per noi.Infatti, in modo generale, la persona che dà un ordine (farlo) LO FA per il nostro bene. Per concludere, se riteniamo che l'ordine sia giustificato e che ci sia (benefico) UN BENEFICIO allora bisogna ubbidire (se no) ALTRIMENTI non bisogna ubbidire.
Réponse: [Italien]Relecture de ma rédaction de craw, postée le 15-05-2010 à 17:35:53 (S | E)
Bonjour,
Merci beaucoup pour ton aide, en effet la faute FARLO était facile à repérer mais des fois je vais trop vite, ce n'était en effet pas un infinitif.
Par contre il y avait deux autres tournures mal formulées : CHE SI METTE et PREFERIBILE DI NON UBBIDIRE, ce sont des fautes ou je peux laisser comme ça ?
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Modifié par craw le 15-05-2010 17:36
Réponse: [Italien]Relecture de ma rédaction de marjna, postée le 16-05-2010 à 17:54:24 (S | E)
Bonsoir craw,
Voilà tes deux phrases ; les deux mots (che) et (di) que j’ai mis entre parenthèses ne sont pas faux mais ils sont inutiles ici.
Bonne continuation !
Buonasera craw,
Ecco le tue due frasi ; le due parole (che) e (di) che ho messo tra parentesi non sono sbagliate ma qui sono inutili.
Buon proseguimento !
Ciononostante, quando l'ordine diventa una costrizione inutile o (che) si mette contro la nostra coscienza, allora non bisogna ubbidire ma almeno cercare di trovare un giusto mezzo. Quando l'ordine non è rivolto con cortesia penso dunque che sia preferibile (di) non ubbidire.
Réponse: [Italien]Relecture de ma rédaction de craw, postée le 16-05-2010 à 19:31:40 (S | E)
Bonjour,
J'ai compris, merci de tes réponses.
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